Tabella di marcia dell'Europa per diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050
A soli 10 giorni dall'inizio del suo mandato la Commissione von der Leyen ha presentato il Green Deal europeo, la tabella di marcia destinata a rendere l'Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 e a dare attuazione all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Da allora l'UE ha accelerato gli interventi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, investire nelle tecnologie verdi e proteggere l'ambiente naturale.
E questo nonostante la pandemia e la guerra della Russia contro l'Ucraina. Abbiamo infatti colto questa opportunità generazionale e accelerato la transizione verde, come stiamo facendo anche con REPowerEU. Dopotutto non solo la salute delle persone che vivono nell'Unione dipende dalla salute del nostro pianeta, ma la sicurezza energetica dell'UE è legata a doppio filo alla massiccia transizione verso le energie rinnovabili.
Il Green Deal europeo
Il Green Deal europeo è il piano di trasformazione più completo al mondo e, grazie alla normativa sul clima, l'Unione europea ha trasformato quella che era un'ambizione per il 2050 in una disposizione vincolante del diritto dell'UE. Con il pacchetto Pronti per il 55%, presentato dalla Commissione nell'estate 2021, abbiamo delineato le misure concrete per realizzare la nostra ambizione, mentre con NextGenerationEU abbiamo messo a disposizione gli investimenti necessari. È giunto il momento di accelerare la fase esecutiva avvalendoci degli strumenti illustrati qui sotto:
Pacchetto "Pronti per il 55%", con scambio di quote di emissione, regolamenti e obiettivi | Meccanismo di adeguamento della CO2 alle frontiere | Diffusione di combustibili e infrastrutture alternativi nei trasporti | Tassonomia UE delle attività sostenibili | Onda di ristrutturazioni | Strategia forestale | Strategia "Dal produttore al consumatore" | Inquinamento zero | Strategia per una mobilità intelligente e sostenibile | Pacchetto sull'economia circolare | Strategia sulla biodiversità
Nel marzo 2022 la Commissione ha presentato un pacchetto di proposte, che si rifanno ai requisiti esistenti in materia di progettazione ecocompatibile, per far sì che sul mercato dell'UE i prodotti sostenibili diventino la norma. Le nuove regole rendono i prodotti più durevoli, riutilizzabili e più facili da migliorare, riparare e riciclare, oltre che più efficienti sotto il profilo energetico e delle risorse. La Commissione ha inoltre presentato piani per rendere i prodotti tessili più sostenibili, unitamente a nuove norme per garantire che i consumatori siano meglio informati sulla sostenibilità ambientale dei prodotti e meno vulnerabili all'ecologismo di facciata.
Nel marzo 2021 la Commissione ha pubblicato un piano d'azione per lo sviluppo del settore biologico che aiuterà gli agricoltori dell'UE a raggiungere l'obiettivo di adibire il 25% dei terreni agricoli all'agricoltura biologica e ad aumentare in modo significativo l'acquacoltura biologica entro il 2030. Il piano propone azioni concrete per stimolare sia il consumo che la produzione di prodotti biologici, rendendo inoltre il settore più sostenibile.
Nel giugno 2022 la Commissione ha presentato due nuove normative per favorire il ripristino della natura in tutta l'UE. La normativa proposta, che segna un passo fondamentale per prevenire gli effetti più gravi dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità, si concentra su zone umide, fiumi, foreste, pascoli, ecosistemi marini e ambienti urbani dell'UE e sulle specie che li abitano.
Mykola Kharytonov, direttore del centro per l'agricoltura biologica e la protezione dell'ambiente di Dnipro, prosegue dalla Catalogna, in Spagna, la sua ricerca sui fertilizzanti, perché vuole contribuire alla ricostruzione dell'Ucraina.
Contemporaneamente, le nuove norme proposte in materia di pesticidi chimici diminuiranno l'uso dei pesticidi, ridurranno l'impronta ecologica del sistema alimentare dell'UE, proteggeranno la salute e il benessere dei cittadini e dei lavoratori del settore agricolo e contribuiranno ad attenuare le perdite economiche causate dal peggioramento dello stato di salute del suolo e dalla perdita di impollinatori dovuta proprio ai pesticidi.
Nuovo Bauhaus europeo
La necessità di un approccio di creazione condivisa per soluzioni dal basso ai cambiamenti climatici è anche il motivo per cui la presidente von der Leyen ha lanciato nel 2020 il nuovo Bauhaus europeo. Si stratta di un movimento per fare della transizione verde un'esperienza sostenibile e inclusiva per i cittadini nella loro vita quotidiana. Dimostra come il Green Deal non si limiti a trovare soluzioni efficaci e stimolanti ai cambiamenti climatici, ma migliora la vita delle persone attraverso la progettazione e la costruzione di case e città.
Per offrire uno spazio pubblico a questa comunità in crescita la Commissione ha poi varato, nella primavera del 2022, il laboratorio del nuovo Bauhaus europeo e, nell'estate 2022, il Festival del nuovo Bauhaus europeo. Il laboratorio sostiene la comunità nella sperimentazione di strumenti, soluzioni e misure politiche che faciliteranno la trasformazione sul campo.
*Rientrare in contatto con la natura | Riconquistare il senso di appartenenza | Dare la priorità ai luoghi e alle persone che ne hanno più bisogno | Costruire un ecosistema industriale circolare e sostenere il concetto di ciclo di vita
Guidare la transizione sulla scena mondiale
In occasione della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) del novembre 2021 l'Unione europea ha insistito sulla necessità di compiere progressi significativi nell'attuazione dell'accordo di Parigi per far sì che l'ambizione globale di limitare il surriscaldamento del pianeta a 1,5ºC rimanga realizzabile. Essendo una regione altamente innovativa e industrializzata, l'UE è fonte di ispirazione per altri paesi.
Nel giugno 2022 la Commissione ha ancorato i suoi accordi commerciali bilaterali ai criteri di sostenibilità. Dopo un riesame degli aspetti relativi allo sviluppo sostenibile dei nostri accordi commerciali, l'UE collaborerà più strettamente con i suoi partner commerciali per far rispettare e attuare i criteri fondamentali della sostenibilità, in particolare l'accordo di Parigi e le convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro. L'accordo commerciale UE-Nuova Zelanda, concluso il 1º luglio 2022, è una prima dimostrazione di questa nuova ambizione: comprende disposizioni all'avanguardia in materia di commercio e sostenibilità, tra cui sanzioni in caso di mancato rispetto dell'accordo di Parigi.
A giugno, in occasione della 12a conferenza ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio, l'UE ha inoltre contribuito al raggiungimento di un accordo storico per contrastare le sovvenzioni dannose alla pesca in tutto il mondo, che vieterà le sovvenzioni alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e alla pesca degli stock sovrasfruttati. Per farlo rispettare, abbiamo presentato la nostra nuova agenda sulla governance internazionale degli oceani.
Maria Teresa Ferrés, sesta generazione di una famiglia di pescatori catalani, ha fondato la cooperativa "La Mar de Dones" che promuove l'impegno etico nel mare e la visibilità del ruolo delle donne nel settore della pesca.
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