La nostra risposta alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina è stata chiara e deve essere duratura.
I nostri sforzi per una pace giusta:
- fornire assistenza e sostegno al popolo ucraino
- contribuire a mantenere le infrastrutture critiche in Ucraina
- dimostrare solidarietà nei confronti dell'Ucraina sfruttando appieno l'economia e le finanze dell'UE
- aiutare l'Ucraina a difendersi, fornire attrezzature militari al paese e formare i soldati ucraini
- chiamare la Russia a rispondere delle proprie azioni e imporre sanzioni per indebolire la macchina da guerra russa
- favorire la ricostruzione e assicurare sostegno al percorso europeo dell'Ucraina.
Fornire assistenza e sostegno al popolo ucraino
Con un'iniziativa storica senza precedenti, pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione russa, il 4 marzo 2022 l'UE ha attuato la direttiva sulla protezione temporanea. I rifugiati ucraini hanno ottenuto diritti all'interno dell'UE, tra cui il permesso di soggiorno, l'accesso al mercato del lavoro, agli alloggi, all'assistenza medica e opportunità educative vitali per i bambini.
Gli Stati membri dell'UE hanno aperto le loro case e i loro cuori a milioni di rifugiati ucraini che fuggivano dalla guerra, offrendo protezione temporanea a circa quattro milioni di persone.
- Oltre 5 milioni di sfollati interni in Ucraina
- Quasi il 20% dei bambini ucraini ha trovato un rifugio sicuro nell'UE
A partire dal gennaio 2023:
- 2,9 milioni di persone hanno beneficiato dell'assistenza in denaro
- Oltre 4 milioni di persone hanno ricevuto assistenza alimentare
- 1,1 milioni di persone hanno ricevuto servizi di protezione essenziali
- 5,6 milioni di persone hanno beneficiato di interventi o forniture sanitarie
- Quasi 3,3 milioni di persone possono di nuovo accedere all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari essenziali
Sostenere i rifugiati in fuga dalla guerra
Le iniziative CARE (Azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa e assistenza flessibile ai territori) hanno introdotto una notevole flessibilità nella politica di coesione, consentendo di riprogrammare fino a 17 miliardi di euro di fondi non assegnati per il periodo 2014-2020 per sostenere le persone in fuga dall'invasione russa.
Meccanismo di protezione civile dell'UE
Attraverso l'attivazione del meccanismo di protezione civile dell'UE, l'UE ha convogliato in modo efficiente aiuti all'Ucraina provenienti da tutti i 27 paesi dell'UE, nonché da Islanda, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia.
- Oltre 2 500 operazioni di evacuazione medica eseguite con successo
- Oltre 94 000 tonnellate di assistenza in natura fornita, stimata a oltre 760 milioni di euro
Sfruttare appieno la forza economica e finanziaria dell'UE
I corridoi di solidarietà UE-Ucraina hanno agevolato l'esportazione di 49 milioni di tonnellate di prodotti agricoli ucraini - una quantità impressionante. Questi corridoi vitali garantiscono non solo l'esportazione di prodotti agricoli, ma anche l'importazione delle materie prime necessarie. Il valore commerciale totale realizzato attraverso i corridoi è stimato a circa 99 miliardi di euro.
Nel febbraio 2023 è stato siglato un patto storico tra la Commissione e l'Ucraina che associa l'Ucraina al programma per il mercato unico, uno sforzo volto ad agevolare l'accesso al mercato, a promuovere un contesto imprenditoriale favorevole e a stimolare una crescita sostenibile a lungo termine.
76 miliardi di euro mobilitati dall'UE e dai suoi Stati membri in solidarietà con l'Ucraina e la sua popolazione
38,8 miliardi di euro per rafforzare la resilienza economica, sociale e finanziaria globale dell'Ucraina
20 miliardi di euro per l'assistenza militare alle forze armate ucraine
- 2023
L'UE fornisce all'Ucraina con un pacchetto di sostegno fino a 18 miliardi di euro sotto forma di prestiti altamente agevolati. Grazie a questa misura, l'Ucraina è in grado di continuare a pagare gli stipendi e le pensioni e a mantenere i servizi pubblici essenziali, quali ospedali, scuole e alloggi per le persone ricollocate. I fondi contribuiscono inoltre a garantire la stabilità macroeconomica e a ripristinare le infrastrutture critiche distrutte.
- 2022
L'UE ha erogato 7,2 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria per garantire il funzionamento continuo del governo e dei servizi pubblici ucraini.
Garantire le infrastrutture critiche
Sicurezza nucleare
Poiché la Russia continua a minacciare la sicurezza degli impianti nucleari civili, l'UE ha fornito all'Ucraina oltre 54,8 milioni di euro sotto forma di assistenza materiale connessa alla sicurezza nucleare dalla riserva strategica rescEU, come il ripristino di attrezzature e laboratori.
Energia
In risposta agli attacchi sfrontati sferrati dalla Russia contro le infrastrutture energetiche ucraine, sono state adottate rapidamente misure di emergenza. Già all'inizio della guerra l'UE ha compiuto un passo decisivo per stabilizzare i sistemi elettrici dell'Ucraina e della Moldova, sincronizzando le loro reti elettriche con la rete europea continentale.
Telecomunicazioni
La Commissione europea ha portato a termine con successo una serie di trattative con gli operatori di telecomunicazioni dell'UE e dell'Ucraina per consentire ai rifugiati ucraini di utilizzare i loro telefoni cellulari con tariffe di roaming minime o nulle per un periodo di tre mesi. Oltre a rendere il roaming economicamente accessibile, l'UE ha distribuito 2,5 milioni di carte SIM agli ucraini in fuga dalla guerra e ha istituito hotspot wi-fi presso i punti di frontiera e i rifugi.
Lo strumento europeo per la pace, con un finanziamento di 5,6 miliardi di euro, ha consentito la fornitura di carri armati, elicotteri, sistemi di difesa antiaerea, missili e munizioni.
La missione di assistenza militare dell'UE a sostegno dell'Ucraina ha formato più di 25 000 soldati ucraini. Stiamo progredendo verso il nostro obiettivo di formare completamente 30 000 soldati ucraini entro la fine dell'anno.
Nel luglio 2023 è entrato in vigore il regolamento a sostegno della produzione di munizioni (ASAP) che prevede misure specifiche e mirate per stimolare la produzione e garantire un approvvigionamento sicuro di munizioni in Europa.
L'UE ha rafforzato la ciberresilienza dell'Ucraina con un investimento di 10 milioni di euro in attrezzature, software e altro sostegno correlato.
Chiamare la Russia a rispondere delle sue azioni
Attualmente l'ufficio del procuratore generale ucraino sta indagando su oltre 100 000 casi di presunti crimini di guerra e crimini contro l'umanità, che sono considerati le violazioni più gravi del diritto internazionale. L'UE è impegnata a sostenere le indagini e il perseguimento di tali reati, alla luce del crescente numero di prove.
L'UE stanzia 7,5 milioni di euro per fornire assistenza per le indagini della Corte penale internazionale sui crimini di guerra perpetrati dalla Russia. La Commissione ha inoltre sostenuto la creazione del Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l'Ucraina. Il Centro, divenuto operativo nel luglio 2023, sostiene e rafforza le indagini attuali e future sul crimine di aggressione e contribuisce allo scambio e all'analisi delle prove raccolte dall'inizio dell'aggressione russa.
Il volontario Konstantin Gudauskas, di padre lituano e madre kazaka, ha utilizzato il suo passaporto kazako per attraversare i territori occupati dalla Russia in Ucraina, contribuendo a portare in salvo oltre 200 persone nella regione di Kiev, in particolare a Bucha. Gli ucraini lo hanno soprannominato "l'angelo di Bucha".
Imporre sanzioni per indebolire la macchina bellica russa
11 pacchetti di sanzioni incisive contro la Russia adottati dall'UE
Le sanzioni colpiscono il cuore dell'economia russa, privandola di tecnologie e mercati chiave e ostacolando gravemente la capacità del Cremlino di finanziare e condurre la guerra.
- Quasi 1 800 persone ed entità sottoposte a sanzioni dall'UE
- Oltre 24 miliardi di euro di beni congelati di proprietà di cittadini russi nell'UE
- Circa il 70% degli attivi del sistema bancario russo è soggetto a severe sanzioni
- Più di 200 miliardi di euro di attività della Banca centrale russa immobilizzati nell'UE
L'UE ha poi adottato sanzioni nei confronti della Bielorussia in risposta al coinvolgimento del paese nell'invasione dell'Ucraina. Anche l'Iran è stato sanzionato in relazione alla produzione e alla fornitura di droni utilizzati per attaccare l'Ucraina. In aggiunta, l'UE ha adottato una rigorosa "clausola antielusione" che vieta ai cittadini o alle imprese dell'UE di eludere consapevolmente e deliberatamente le sanzioni.
Ricostruzione e sostegno al percorso europeo dell'Ucraina
Il futuro dell'Ucraina è nell'Unione europea. Questo impegno è stato ribadito nel corso della prima riunione fra il Collegio e il governo e del vertice UE-Ucraina a febbraio 2023. Da giugno 2022 all'Ucraina è stato concesso lo status di paese candidato, a condizione che intraprenda riforme fondamentali. L'Ucraina ha compiuto progressi sulle riforme necessarie delineate nel parere della Commissione sulla domanda di adesione del paese all'UE.
Nonostante la guerra in corso, l'UE ha già iniziato a gettare le basi della ricostruzione dell'Ucraina e sono stati avviati sforzi internazionali.
- Oltre 2 800 strutture scolastiche sono state danneggiate o distrutte
- Un impegno di 100 milioni di euro da parte dell'UE per finanziare il risanamento delle scuole danneggiate
- Sono stati donati 14 milioni di euro e sostegno supplementare attraverso la campagna "Scuolabus per l'Ucraina" in 11 Stati membri dell'UE che ha fornito 300 autobus, essenziali per portare i bambini ucraini a scuola in condizioni di sicurezza
- L'aggressione russa ha colpito 5,7 milioni di bambini in età scolare
- giugno 2023
Proposta di uno "strumento per l'Ucraina", con una dotazione massima di 50 miliardi di euro stanziati dal bilancio dell'UE, pianificato per il periodo 2024-2027 per far fronte sia alle esigenze immediate di ripresa che agli sforzi di modernizzazione a medio termine al fine di attuare riforme fondamentali lungo il percorso di adesione all'UE
- gennaio 2023
La piattaforma di coordinamento multiagenzia dei donatori è stata istituita per facilitare il coordinamento tra donatori internazionali e organizzazioni finanziarie al fine di garantire che il sostegno sia fornito in modo coerente, trasparente e responsabile.
- ottobre 2022
La Commissione e la Germania, che in quel momento assicurava la presidenza del G7, hanno co-ospitato a Berlino la conferenza internazionale di esperti sulla ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina.
I tecnici croati addetti allo sminamento stanno già condividendo le loro competenze con esperti ucraini. Conseguenza della guerra degli anni Novanta, la Croazia è l'unico Stato membro dell'UE in cui è ancora in corso lo sminamento del territorio nazionale, realizzato con un sostegno dell'UE di 120 milioni di euro fino al 2027. La dolorosa esperienza bellica vissuta dalla Croazia ha fatto acquisire al paese competenze preziose per aiutare l'Ucraina a riprendersi e procedere alla ricostruzione.
Aprire una nuova fase dell'unificazione del nostro continente
Le onde d'urto scatenate dalla guerra di aggressione di Putin hanno immediatamente raggiunto i nostri sei partner dei Balcani occidentali. Abbiamo esteso ai Balcani occidentali le stesse misure di solidarietà che abbiamo adottato all'interno della nostra Unione. Nel dicembre 2022 abbiamo assistito a uno storico vertice UE-Balcani occidentali, che si è tenuto per la prima volta nella regione. Nel giugno 2023 la presidente von der Leyen ha presentato un nuovo piano di crescita per i Balcani occidentali.
Nel giugno 2023, in occasione della seconda riunione della Comunità politica europea, la presidente von der Leyen ha annunciato un nuovo pacchetto di sostegno di 300 milioni di euro per aiutare la Moldova ad affrontare la sfida di una guerra alle sue porte e per accelerare la sua integrazione europea.
Rafforzare la difesa europea
Visto che la Russia continua a essere una minaccia continua e concreta, il partenariato strategico UE-NATO ha raggiunto nuovi livelli di cooperazione con la firma della dichiarazione congiunta sulla cooperazione UE-NATO nel gennaio 2023.
A seguito della conclusione delle discussioni di adesione, il 5 luglio 2022 la Finlandia e la Svezia hanno firmato i protocolli di adesione alla NATO. Il 4 aprile 2023 la Finlandia ha aderito ufficialmente come 31º Stato membro della NATO.
Anche la cooperazione dell'UE in materia di difesa si è intensificata. Nel referendum del 1º giugno 2022 i cittadini danesi hanno sostenuto l'adesione della Danimarca alla politica di sicurezza e di difesa comune dell'UE, ponendo fine alla clausola di non partecipazione del paese alla cooperazione dell'UE in materia di difesa in vigore da 30 anni.
Dal 2021 la Commissione ha avviato e attuato con successo il Fondo europeo per la difesa (FED). Finora i progetti hanno ricevuto oltre 3 miliardi di euro, un investimento nelle tecnologie e nei sistemi di difesa di domani. Nel 2023 il FED destinerà altri 1,2 miliardi di euro a progetti in settori cruciali della difesa, quali la conoscenza dell'ambiente spaziale, la difesa contro i missili ipersonici e lo sviluppo di prototipi di corvetta di pattuglia europea.